LESBICA, GAY, BISEXUAL, TRANS AND INTERSEX
Elementi per definire il genere:
–Sesso biologico: ovvero l’appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali.
– Identità di genere: ovvero l’identificazione primaria della persona come maschio o femmina e tratto permanente, solitamente stabilito nella prima infanzia.
– Ruolo di genere: ovvero l’insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le donne si debbano comportare in una data cultura e in un dato periodo storico.
– Orientamento sessuale: ovvero l’attrazione erotica ed affettiva per i membri del sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi ; può essere omosessuale, bisessuale o eterosessuale.
– Disturbo dell’Identità di Genere ha due caratteristiche principali, le quali devono essere entrambe presenti.
In specifico deve esserci una intensa e persistente identificazione col sesso opposto e un persistente malessere riguardo al proprio sesso o un senso di estraneità riguardo al proprio genere sessuale, ovvero le caratteristiche fisiologiche e genetiche circa il sesso alla nascita.
Nei maschi, l’identificazione col sesso opposto si manifesta con un eccessivo interesse per le attività e i passatempi tipicamente femminili come ad esempio indossare abiti da donna. Da bambini i loro giocattoli preferiti sono le bambole e i compagni di gioco preferiti sono le bambine.
Nelle femmine si manifestano intense reazioni nell’indossare vestiti o altri capi femminili e la preferenza per i capelli corti e per appellativi, giochi e passatempi prettamente maschili.
– Disforia di genere si intende la differenza esistente fra la percezione del proprio genere di appartenenza, determinato usualmente dal sesso biologico, e il genere che pensi di avere nella mente. Nasci uomo ma la mente ragiona (in tutto o in parte) da donna, o viceversa. Molti sono i modi di manifestarsi della disforia: si può convivere con la propria natura femminile mantenuta segreta nella propria mente portandosela dentro di nascosto per tutta la vita, oppure può accade di non accettare per nulla la propria natura biologica e – dopo lungo percorso psichico e fisico – approdare al cambiamento di sesso. Un comportamento disforico si può manifestare in molti modi e molti sono i modi di nominarlo; attualmente è venuto in uso di esprimere tutto ciò con il termine Transgenderismo.
- Transessuale: letteralmente: al di là (trans) del proprio sesso. Si dice di persona che ha la soggettiva ferma convinzione di appartenere al sesso opposto. Individuo che presenta le caratteristiche fisiche di un sesso e quelle mentali dell’altro. Va distinto dallo pseudo-ermafrodita in quanto quest’ultimo non desidera necessariamente appartenere all’altro sesso, mentre il transessuale non sviluppa essenzialmente le caratteristiche del sesso cui desidererebbe appartenere, benché le due cose possano coincidere. Lo pseudo-transessuale, invece, è un uomo che, pur non avendo alcun dubbio sulla sua identità sessuale, desidererebbe essere una donna, se gli fosse consentito e nei rapporti sessuali con uomini, ingannati dalla sua vera identità, svolge il ruolo femminile, traendone soddisfazione.
Donato Dino Cafaro, Il grande manuale di sessuologia in 2701 parole Rizzoli 1989
Trans gender – cross gender : Il termine “transgender“, quindi, nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo “stereotipo di genere” normalmente identificato come “maschile” e “femminile”.
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- She male M2F , FtM:
- Shemale (she = lei + male = maschio), spesso usato in lingua inglese in un contesto volgare, non rappresenta la realtà di molte di queste persone: il termine sottolinea un’ambiguità, che può attrarre un certo pubblico, soprattutto in ambiente pornografico; mentre gran parte di queste persone disforiche soffrono proprio per il conflitto verso la propria fisicità e per tanto desiderano risolverlo ed adeguare il più possibile (nei limiti delle possibilità offerte dalla medicina) il proprio corpo alla loro interiorità, possibilmente fino ed essere donne a tutti gli effetti, anche da un punto di vista legale ed anagrafico, senza ambiguità. Il termine “shemale“, facendo leva proprio su aspetti che causano conflitto e rifiuto, può essere ritenuto offensivo dalle MtF che non si riconoscono in questa definizione.
- Dickgirls (dick = volg. pene + girl = ragazza) ha accezione volgare e, sebbene una ragazza in transizione (o anche in pre-transizione) possa essere in un certo senso una “ragazza col pene”, di fatto la transizione include anche la riassegnazione chirurgica dei genitali (vaginoplastica).
Per diversi motivi, in particolare di salute, non sempre la persona giunge ad operarsi dopo la terapia ormonale e gli interventi estetici, ma in ogni caso una buona parte di queste persone ha un rifiuto per i propri genitali o si adatta considerandoli diversamente (es. “un grosso clitoride”), perciò non accetta questa definizione
Il feticismo di travestimento è una forma di parafilia per cui si prova eccitazione o piacere sessuale indossando abiti tradizionalmente attribuiti all’altro sesso.
A differenza del travestitismo non ha niente a che vedere con identità di genere, ma soltanto con le preferenze sessuali del soggetto. Tipico del feticista, rispetto al travestito vero e proprio, è infatti il bisogno di liberarsi dei vestiti dopo il raggiungimento dell’orgasmo, dunque nel momento in cui il desiderio sessuale diminuisce. Per quanto riguarda l’orientamento sessuale, per la maggior parte le persone interessate dal feticismo di travestimento sono uomini eterosessuali, spesso sposa
- Drag queen è un termine inglese per definire attori o cantanti (detti Drag singer), in prevalenza (ma non necessariamente) gay o transgender, che si esibiscono indossando abiti femminili. Le donne che recitano in abiti maschili sono invece detti drag king.
- Intersessualità è un termine usato per descrivere quelle persone i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Un individuo intersessuale può presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili.
Le cause di tali anomalie possono essere varie, sia congenite che acquisite (come nel caso di alcuni disturbi ormonali) e possono intervenire sia a livello cromosomico che ormonale che morfologico.
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