Un po’ di storia
Si può affermare che il fenomeno ipnotico è sempre esistito anche se con nomi diversi, Infatti gli uomini conoscevano tecniche per entrare in uno stato di coscienza alterato:
tecniche come il ballo, le preghiere di gruppo, i suoni dei tamburi, permettevano una percezione diversa della realtà, un distacco dalla realtà circostante…
Tutto quello che favorisce la focalizzazione può creare un’ induzione ipnotica
“Nel papiro Ebers dell’antico Egitto, Cure.” Charles Arthur Musès (1972) Nella incisione di una stele egizia risalente al regno di Ramesse XI della XX dinastia egizia, circa 3.000 anni fa con riportato una sequenza per indurre. Le fonti affermano che nell’antichità questa pratica veniva utilizzata da sciamani e stregoni, da sacerdoti egizi e greci che la utilizzavano per fini terapeutici.
È andata in declino nel Medioevo, con l’avvento del cristianesimo, essendo erroneamente associata alla stregoneria.
MESMER
1779 Introdusse la teoria di un “fluido sottile”
Individuò la causa della malattia nella distribuzione disomogenea del fluido all’interno del corpo e l’azione curativa nella ridistribuzione di questo fluido.
A metà del 1700, con la teoria del “magnetismo animale” si identifica l’inizio dello studio scientifico del fenomeno ipnotico.
Nel 1784 Luigi XVI nominò una commissione indagassero il fenomeno.
Il marchese Puysegur (1751-1825) Allievo di Mesmer, descrisse di “sonnambulismo artificiale”(cioè indotto).
I suoi seguaci si organizzarono in una scuola fondata sul sonnambulismo e trovarono caratteristiche psicologiche:
l’ipermnesia,l’amnesia post-sonnambulica, il comportamento infantile.
Puysegur spostò l’attenzione sul lato psicologico del rapporto tra magnetizzatore e malato, sostenendo che il fluido veniva mobilizzato dalla volontà di guarigione del paziente.
Abate Faria
Nel 1813 il portoghese aprì a Parigi una scuola di sonno lucido enfatizzò i processi psicologici interni ed evidenziò
L’importanza primariamente alla suggestione ed al grado di suggestionabilità dei soggetti.
Egli magnetizzava i suoi pazienti ordinando loro bruscamente: DORMITE! Sosteneva che il sonno magnetico dipende non dal magnetizzatore ma dal paziente stesso.
Nel 1841, James Braid, medico di Manchester, termine “ipnotismo”, lasciandosi alle spalle la teoria del fluido e attribuendo tutto il fenomeno all’impressione esercitata sui centri nervosi.
Per primo descrisse un metodo di induzione dell’ipnosi che non prevedeva alcun passaggio di fluido tra ipnotista e soggetto (fissare un punto ad elevata luminosità).
Braid inserisce il termine “ipnosi” ed utilizza tre tecniche:
Tecnica della fissazione di oggetti. Si crea uno stato di sonno atipico, fisiologico, dopo che gli occhi fissano un punto.
Tecnica del rospo. E’ possibile creare degli stati atipici, con le mani aperte e le palme verso l’alto. Si mettevano due rospi nella mani e lo spavento era in grado di indurre ipnosi.
Tecnica dei piatti. Con il paziente nella stessa posizione si rompono violentemente dei piatti ed il rumore improvviso crea uno stato ipnotico.
Fece due scoperte fondamentali:
- ha introdotto la parola
- ha scoperto il sonnambulismo
Nel diciannovesimo secolo l’interpretazione mesmeriana del magnetismo:
potere assoluto posseduto dall’ipnotista
concezione magnetica con prerogative magiche
Il medico francese Hyppolite Bernheim (1840-1919) Fondò la scuola di Nancy sostenendo che lo stato ipnotico era causato
esclusivamente dalla suggestione e dall’imitazione. Introdusse i concetti di suggestione e di ideodinamismo.
Definì la suggestione come la capacità del soggetto di lasciarsi influenzare da un’idea.
Certamente l’epoca d’oro dell’ipnosi fu il periodo compreso tra il 1882 e il 1892; a testimonianza di ciò ricordiamo il primo congresso internazionale sull’ipnotismo sperimentale e terapeutico, tenutosi a Parigi nell’agosto del 1889. Jean Martin Charcot, sviluppando ulteriormente la teoria di Mesmer, la caratterizzò di una valenza scientifica, distinguendo 3 stadi nell’ipnosi:
il letargo, la catalessi e il sonnambulismo .
Jean Martin Charcot,
descrisse le correlate modificazioni organiche del tono muscolare e dei movimenti riflessi.
Con gli studi ipnotici egli riuscì a dimostrare l’esistenza di una patologia, fin allora definita come possessione, denominata isterismo.
Freud si avvicinò all’ipnosi ed al trattamento dell’isteria.
Nel 1882 Charcot, .presentò all’accademia delle scienze, la sua famosa relazione nella quale descriveva i sintomi somatici fissi dell’ipnotismo.
Intorno alla metà del 1800 la scuola dell’ospedale di Nancy produsse esperimenti su migliaia di persone; di fatto l’ipnosi rimane la forma più importante di cura fino all’avvento della psicoanalisi e dell’applicazione dell’etere e degli altri anestetici.
Durante la grande guerra, richiese la possibilità di una forma abbreviata di terapia e si ritornò ad utilizzare l’ipnosi. I risultati eclatanti diedero nuova vita all’Ipnosi.
IPNOSI MODERNA
Milton H. Erickson
(1901-1980), psichiatra diventato famoso soprattutto per i suoi studi sull’ipnosi clinica avendo pubblicato complessivamente oltre 150 articoli sull’argomento nell’arco di 60 anni di lavoro e ricerca.
Considerato da molti la figura più innovativa e influente nella moderna pratica dell’ipnosi clinica e della psicoterapia
Dave Elmann (1900-1967)
Elmann ha operato principalmente come ipnotista da palcoscenico, passando poi a tenere molte sessioni dimostrative delle sue tecniche anche presso molti operatori in campo medico e psicologico.
sinonimi di ideoplasia sono i termini: monoideismo plastico e ideoplastia
Monoideismo: la persona ipnotizzata è presente in un momento, un’ idea ad esclusione di tutte le altre
“monoideismo plastico” (F. Granone 1989) si vuole intendere la focalizzazione dell’attenzione su una sola idea, ricca di contenuto emozionale; idea dotata di una forza ideoplastica, cioè di una componente creativa nei confronti dell’organismo che è in grado di suscitare modificazioni psichiche, somato-viscerali e comportamentali.
ideoplasia si tende ad identificare il potenziale che la mente (l’immaginazione) adeguatamente orientata ha di agire sul corpo;
L’attenzione: molto più forte, ampliata rispetto allo stato di veglia!
Oggi possiamo definire il fenomeno dell’ipnosi come una condizione naturale della mente dove viene bypassata la critica e favorire l’immaginazione!