SESSO IN TERZA ETA’ CAMBIO MA NON RINUNCIO :
I cambiamenti fisiologici e le variabili psicologiche, sociali e relazionali incidono fortemente sul climaterio o meglio su quel periodo di passaggio dall’ età adulta alla terza età, che per le donne si identifica con la menopausa e per gli uomini con l’andropausa. Sebbene non avviene per tutti nello stesso momento, gli effetti sono però identici. I cambiamenti fisiologici che inevitabilmente avvengono sul nostro corpo, non devono assolutamente precludere la sessualità considerato che, dati alla mano, il 73,4% fra i 61 e i 70 anni e il 39,1% degli over 70, sono ancora sessualmente attivi.
IL SUPERAMENTO DELLA PAURE DOVUTE AL CAMBIAMENTO:
Una corretta informazione sull’ attività sessuale anche in terza età, ci permette di sfatare i falsi miti, aiutando le persone a superare ogni forma di condizionamento psicologico legato per esempio al mondo femminile, con la paura di non essere più attraenti e per il mondo maschile, di non riuscire ad affermare la propria virilità. Una volta eliminati i condizionamenti sociali che generano false credenze, possiamo definire l’attività sessuale e la ricerca di intimità, un momento irrinunciabile della coppia anche in terza età, valorizzando le nuove modalità quali gli aspetti affettivi ed emotivi rispetto alla qualità della performance.
La terza età è influenzata da più fattori:
Tra queste le principali sembrano essere:
A.l’atteggiamento riguardante la sessualità ed il proprio corpo;
B.l’educazione al benessere fisico e psicologico;
C.la qualità relazionale e la comunicazione con il partner;
D.la sessualità pregressa; gli stili di vita e la presenza di un partner sessuale.
Sono molti i cambiamenti fisiologici che uomini e donne osservano e provano sul proprio corpo ma non per questo devono rinunciare alla sessualità.
Secondo il Censis:
il 73,4% fra i 61 e i 70 anni e il 39,1% degli over 70 sono sessualmente attivi:
Una percentuale considerevole che spesso viene sottovalutata anche dagli operatori sanitari.
Le esigenze sessuali delle persone anziane sono simili a quelle dei giovani, anche se presentano alcune variazioni in termini di frequenza, intensità e modalità d’espressione
(De Lamater, 2005; Lindau, 2007)
Per climaterio si intende il periodo di passaggio tra l’età adulta e la terza età, che si esprime per le donne con la menopausa e per gli uomini con l’andropausa. Un cambiamento che non avviene per tutti alla stessa età, ma generalmente comporta gli stessi effetti.
PER LE DONNE:
ul’interruzione della produzione di estrogeni, e quindi della funzione riproduttiva;
ul’atrofia progressiva di vagina, vulva, vescica e uretra;
ucambiamenti metabolici che possono portare maggiori rischi di osteoporosi e malattie cardiovascolari;
disturbi del sonno e disturbi dell’umore.
PER GLI UOMINI:
diminuzione dei livelli di androgeni che portano ad una perdita del ritmo circadiano del testosterone;
cambiamento nelle funzioni riproduttive con un decremento nella produzione di spermatozoi;
modificazioni vascolari e metaboliche;
aumenti dei rischi per la salute, dovuti alla diminuzione dei livelli di testosterone.
La donna.
Con l’avanzamento dell’età femminile vi è una graduale modificazione della morfologia degli organi genitali:
la vagina diventa più corta, meno stretta e elastica;
le piccole e le grandi labbra divengono meno toniche.
Il clitoride e il monte di Venere perdono parte dei loro tessuti adiposi con la conseguente minor protezione del clitoride,
lasciandolo così scoperto.
Tale condizione potrebbe essere la causa di una possibile dispareunia, ovvero un dolore che avverte la donna durante un rapporto sessuale.
Vi è, inoltre, una riduzione della tensione muscolare, che accompagna l’eccitamento sessuale
una minor riduzione della vasocongestione che caratterizza le pareti vaginali le quali divengono più sottili e si presenta una ridotta lubrificazione vaginale.
Nella fase dell’orgasmo, infine, le contrazioni muscolari tipiche di questo momento e quelle uterine sono ridotte e possono portare la donna a provare un orgasmo breve, la fase della risoluzione è più rapida.
L’uomo.
Il pene, lo scroto, i testicoli e i tessuti muscolari vanno incontro a una graduale regressione. Vi è una riduzione e/o assenza dell’emissione del liquido pre-eiaculatorio;
l’erezione può avvenire più in ritardo ed essere meno completa ed efficiente, allo stesso modo anche l’eiaculazione che può presentare un numero inferiore di contrazioni.
Inoltre l’uomo necessità di stimolazioni più lunghe e intense per ottenere sia l’erezione che l’eiaculazione, probabilmente dovuta ad una minor sensibilità peniena.
L’orgasmo risulta essere meno duraturo e le due fasi di emissione ed espulsione tendono a fondersi per cui non ci è più l’inevitabilità dell’eiaculazione,
il periodo refrattario risulta essere più lungo e la risoluzione più veloce. Infine, la frequenza delle erezioni e delle polluzioni notturne è ridotta.
I cambiamenti legati alla terza età non sono così condizionanti per rinunciare alla sessualità una volta superati i 65 anni.
Le ragioni per cui le persone rinunciano all’attività sessuale sono principalmente psicologiche e sociali. Considerare l’anziano come asessuato è il primo tra i falsi miti da sbugiardare, poiché l’uomo a qualsiasi età è normale cercare una forma di intimità con un altro essere umano.
LA SESSUALITA’ SI MANIFESTA IN MODO DIFFERENTE
Prevalgono gli aspetti affettivi ed emotivi rispetto alla qualità della performance in sé.
Più che frequenza ed intensità assumono valore il grado di intimità e l’importanza della manifestazione reciproca di desiderio, per alleggerire la sensazione di solitudine
Nel 2016 è stato pubblicato lo studio inglese Elsa
(English Longitudinal Study of Ageing)
Per ottenere informazioni sui comportamenti, sulle attività, sulle attitudini, sul funzionamento, sullo stato di salute sessuale e sulla soddisfazione di coppia nella terza età.
I risultati dello studio evidenziano l’importanza della funzione e della soddisfazione sessuale per la salute generale.
Una parte della popolazione coinvolta nello studio ha dichiarato di essere sessualmente attiva anche superati i 70 e gli 80 anni, nonostante la prevalenza di difficoltà nella risposta sessuale o di patologie generali.
uSu questa stessa linea in questi giorni l’Institute of Healthcare Policy and Innovation dell’Università del Michigan ha pubblicato i dati di un rapporto da dove emerge che il 40% delle persone di età compresa tra 65 e 80 anni dichiara di essere sessualmente attivo. Si basano sulle risposte online di circa 1000 partecipanti di età compresa tra i 65 e gli 80 anni e sono rappresentativi a livello nazionale.
u
uIl rapporto dimostra che nonostante per molti anziani il sesso è importante, l’argomento viene discusso raramente con i partner e meno che mai con gli operatori sanitari. Solo il 17% dei partecipanti è riuscito a parlarne con un medico negli ultimi due anni, ma molti sarebbero felici di farlo e che ad iniziare il discorso fossero gli stessi medici.
COME FACILITARE LA SESSUALITA’ IN TERZA ETA’:
La funzione e la soddisfazione sessuale, sono parte integrante del benessere e dello stato di buona salute generale di una persona, ad ogni età. Educare a saper m antenere uno stile di vita sano , seguendo da un lato una dieta equilibrata e dall’altro lato dedicandosi all’attività motoria, è un fattore rilevante e di fondamentale importanza. Un corpo in salute riesce a rispondere meglio all’invecchiamento anche dal punto di vista della sessualità e quindi, una corretta informazione e la presenza di strutture sanitarie competenti dove si possa favorire il dialogo con l’anziano, lo aiuterebbe a superare una forma di vergogna, facilitando questo cambiamento e trasformandolo in opportunità